Cautano: la leggenda di San Rocco e la peste

Cautano: la leggenda di San Rocco e la peste

Era l’anno 1656 e, in tutto il Sannio, la peste nera diffondeva terrore e mieteva vittime. 

Nel piccolo comune di Cautano, nel cuore della Valle vitulanese, avvenne un fatto strano tramandato nei secoli sino a noi: all’ora del tramonto, un giovane pastore faceva ritorno a casa con il suo gregge quando incontrò una povera vecchietta vestita di stracci con le mani tremanti e alla ricerca di un sostegno. Intenerito, il giovane uomo le si avvicinò chiedendole se avesse bisogno di aiuto. La vecchietta, guardandolo con sguardo supplichevole, disse: “c’è un uomo la giù, vicino a quella pietra, che non vuole farmi andare a Cautano”. Il pastore che voleva aiutare la povera vecchietta fu distratto dal fruscio di un ramo e, voltandosi, non la trovò più: era sparita nel nulla. Le stesse parole il giovane udì le sere successive: “quell’uomo non vuole farmi andare a Cautano”. Qualche giorno dopo, il pastore, che si era appisolato sotto un albero mentre i fidi cani badavano al suo gregge, sentì un tocco leggero sulla spalla e sobbalzò: era la vecchietta. Finalmente poté chiedere chi fosse e cosa facesse lì. La vecchia rispose: “sono la peste e colui che su quel sasso mi impedisce di passare ed andare in paese è San Rocco”. Dopo quelle parole sparì, per sempre. Il pastore pensò che fosse stato tutto un sogno. Da quel momento, però, come per miracolo, la peste sparì lasciando immuni gli abitanti di Cautano e della Valle vitulanese. 

In ricordo di quell’episodio, nel 1694, fu costruita una chiesetta rupestre in onere al santo pellegrino, collocata proprio lì, tra il verde del monte Mennitto, dove avvenne l’incontro tra il giovane pastore e la vecchia signora. La cappella di San Rocco, consacrata dal Cardinale Orsini nel 1708, ancora oggi, domina la Valle Vitulanese proteggendola dall’alto e donando un panorama mozzafiato. 

In Foto: Cappella rupestre dedicata a San Rocco in Cautano (Bn)

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