Dove siamo, il Sannio

Il Sannio Antico, terra fertile di montagna disposta a metà strada tra le coste meridionali del mar Tirreno e del mar Adriatico: un popolo, quello dei Sanniti, composto prevalentemente da pastori e da contadini di lingua osca i quali, a partire dal VI secolo A.C, estesero la loro influenza dall’attuale Campania orientale, lungo gli Appennini, sino a raggiungere il litorale del Molise e del basso Abruzzo.

 

Sannio antico

Un clima di scambi culturali ed economici con le vicine colonie greche e con le popolazioni etrusche determinò rapide contaminazioni con la lingua latina e greca, origine di un linguaggio dialettale, ancora oggi fortemente radicato nella popolazione locale, soprattutto negli anziani, silenziosi portatori di un tesoro genetico gigantesco. Le mire espansionistiche dei Sanniti, dal carattere fiero e belligerante, resero, però, inevitabile il grande scontro con l’altro ingombrante popolo che dominava il centro Italia: i Romani. Un’area troppo piccola per contenere entrambi, fece da scenario a ben tre guerre sannitiche: la prima (343/341 A.C.) che condusse ad un vero e proprio trattato tra eguali, la seconda (326/304 A.C.) che vide il popolo romano subire l’onta delle Forche Caudine, la sconfitta più umiliante mai subita e la terza (298/290 A.C.) che, invece, si concluse con lo sterminio dei Sanniti, tanto sanguinoso da avere una vasta eco in tutto il mondo antico. Di quel popolo, forse il più ostico e fiero che l’impero romano dovette affrontare, resta il territorio, ancora oggi fortemente intriso di storia e di tradizioni che si offre al visitatore desideroso di comprendere davvero le radici del popolo meridionale, radici che trovano nel Sannio e nei Sanniti una linfa ancora poco conosciuta ma certamente apprezzabile e non secondaria rispetto a quella dei romani, dei greci e dei messali.


IL SANNIO BENEVENTANO OGGI

Il Sannio Beneventano, oggi, si identifica geograficamente con il territorio che comprende l’insieme dei 78 comuni della Provincia di Benevento, istituita nel 1860 con l’unità d’Italia ed in cui vivono, oggi, poco più di 250.000 residenti.

L’attuale territorio Sannita, posto nel cuore dell'Appennino meridionale, assume la forma di una grande conca contenuta nel bacino del fiume Calore ove convergono, proprio nei pressi della Città di Benevento, gli affluenti Tammaro da nord, Miscano e Ufita da est e Sabato da sud, i quali danno il nome alle principali vallate della provincia beneventana.

Sannio oggi



LA DORMIENTE DEL SANNIO: LA NOSTRA VALLE

Dalla valle del fiume Sabato, verso oriente, svetta il massiccio del Taburno il cui profilo, noto nel mondo come "Dormiente del Sannio", assume le sembianze di una donna supina con i piedi verso la valle Caudina e la testa verso quella Telesina. Un territorio montano composto da una pluralità di vette disposte a semicerchio a formare nel mezzo la Valle Vitulanese, un’oasi di pace fatta di piccolissime realtà, già nota nell’antichità come “conca fertile di ulivo e di frutta”. In questa valle scorrono torrenti e ruscelli come la Jenca e il Jorino che si vanno a riversare nel fiume Calore rasentando un’area pianeggiante denominata Valle dei Grieci ove sembra si sia accampato in tempi remoti anche l’esercito di Attila, re degli Unni, famoso flagello di Dio.

Inclusa, attualmente, nel Parco Regionale del Taburno-Camposauro, la Valle Vitulanese costituisce un’area protetta, ricca di acqua pura, vegetazione florida e fauna selvatica che si estende per circa 12.000 ettari lungo l’Appennino campano e racchiude i vecchi casali che componevano la Valle, confluiti, in larga parte, nei Comuni di Tocco Caudio, Vitulano, Cautano, Foglianise, Campoli del Monte Taburno, Torrecuso e Castelpoto.


I PRODOTTI TIPICI

Il Sannio è un territorio ricco di tradizione in cui l’amore e il rispetto per la terra hanno da sempre accompagnato ritmi di vita lenti e sostenibili.

Notoriamente terra di vino, Benevento, come la sua provincia vanta, infatti, vitigni antichi e prestigiosi come l’Aglianico e la Falanghina. L’Aglianico del Taburno, re dei vitigni a bacca rossa, coltivato in loco da secoli, è attualmente protetto da un marchio D.O.C.G. La Falanghina, grazie alla quale il Sannio ha ottenuto il riconoscimento di Capitale Europea del vino 2019, è un vitigno autoctono, che dà origine a un vino bianco che si fregia del marchio D.O.C.

Altro prodotto peculiare del territorio sannita è sicuramente il formaggio pecorino: prodotto dai pastori locali rigorosamente secondo il metodo tradizionale, assume un sapore unico ed impareggiabile che rievoca l’aroma dei pascoli liberi del Taburno.

La lavorazione delle carni sannite è espressiva di un’esperienza secolare che confluisce, oggi, nella produzione di salumi di altissima qualità come la salsiccia rossa di Castelpoto, il capocollo, la soppressata, la pancetta e il lardo stagionato, prodotti tradizionali dal sapore unico, dolce e persistente.

Contadini esperti, anno dopo anno, estraggono dagli ulivi del Sannio un olio dalle qualità pregiate, le cui principali varietà sono l’Ortolana, la Racioppella e l’Ortice, quest’ultima particolarmente apprezzata dagli intenditori.

Negli ultimi anni, i mastri fornai hanno riscoperto l’utilizzo dei grani antichi nei prodotti da forno e nella produzione della pasta: grani di qualità superiore, dalle preziose qualità nutrizionali e dal sapore intenso, che trasferisce al palato il carattere vigoroso della parte del Sannio più antica.

In ogni angolo dei comuni del beneventano è possibile scoprire forme di artigianato artistico frutto delle mani esperte di abilissimi scalpellini che trasformano blocchi di marmo locale in splendidi oggetti e preziosi ornamenti realizzati con il famoso marmo di Vitulano.

Tanto rara quanto meravigliosa è, inoltre, l’arte, ormai quasi estinta altrove, dell’intreccio del Vimini che ancora viene praticata in valle Vitulanese come in altri Comuni del Sannio beneventano, tra i quali meritano menzione quelli di Cerreto Sannita e San Lorenzello famosi per l’arte della ceramica, praticata con tecniche tradizionali per la produzione di oggetti dipinti a mano in un’esplosione di colori vibranti predominati dal tipico verde brillante.

 

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