Piatto tipico che impreziosisce, ancora oggi, le tavola pasquali degli abitanti del Sannio con le interiora dell’agnello. L’origine è da ricondursi all’antica cultura contadina, sempre attenta a non sprecare nulla e a recuperare anche le frattaglie dell’animale. Varie le denominazioni nelle diverse aree dell’Appennino Campano, in ogni caso, però, espressive della medesima matrice: il gomitolo. Il gesto che si ripete durante la fase di arrotolamento manuale, infatti, ricorda quello dell’avvolgere un gomitolo di lana. Arrostiti o soffritti questi deliziosi involtini danno il loro meglio accompagnati da un corposo rosso Aglianico del Taburno Docg.
INGREDIENTI
budelle, interiora (milza, fegato, polmone, trachea) e diaframma d’agnello, prezzemolo, peperoncino, sale, olio, limone.
PROCEDIMENTO
Lavare le budella con abbondante acqua e lasciarle per qualche ora in ammollo in acqua fredda e salata con spicchi di limone. Lavare il diaframma e stenderlo tra due fogli di carta da cucina per asciugarlo. Nel frattempo lavare e tagliare a listarelle le interiora. Disporre su un piano il diaframma, adagiare le fettine di interiora, condire con aglio, sale, prezzemolo e peperoncino, chiudere e avvolgere il tutto con le interiora a mo’ di involtino. Da gustare arrostiti oppure in padella con un filo d’olio.