Lo Struppolo è una frittella salata tipica del comune di San Salvatore Telesino, annoverata tra i prodotti tradizionali della Regione Campania. Le sue origini sono incerte e molto antiche. Di certo si sa che ogni famiglia a San Salvatore ha la sua ricetta tramandata di generazione in generazione.
La ricetta che proponiamo è quella suggerita dalla signora Leda vera e propria “mastra struppolo” che ha appreso quest’antica arte da zia Pasqualina. Gli Struppoli della signora Leda sono rigorosamente senza lievito, mangiati da soli costituiscono un ottimo aperitivo o una sfiziosa merenda. Sorprendono farciti con salumi o formaggi.
INGREDIENTI
- 1 kg di farina
- 10 uova
- 1 bicchiere e mezzo di olio extravergine di oliva
- un cucchiaio di sale
- pepe q.b.
- olio abbondante per la frittura
PROCEDIMENTO
Disponi la farina a fontana su di una spianatoia di legno a al centro versa le uova, l’olio evo, il sale e il pepe. Con la forchetta rompi le uova e, prendendo man mano un po’ di farina circostante, iniziare ad impastare. È necessario incorporare molta aria all’interno del composto che va, per questo, lavorato energicamente fino a che l’impasto risulterà morbido e liscio. Lascia riposare per mezz’ora. Ed ora pronti per gli struppoli! Taglia l’impasto a tocchetti di circa 8 cm e passali, come se fossero degli gnocchi, su di un cestino di vimini: questo conferirà loro il classico aspetto corrugato.
Fai scaldare in una padella alta e stretta abbondante olio di semi di arachidi e, quando la temperatura dell’olio sarà elevata, tuffa gli struppoli al suo interno. Girali nell’olio bollente fino a che avranno un omogeneo colore dorato. A questo punto scolali ed elimina l’olio in eccesso con carta da cucina.
La tradizione vuole che lo struppolo debba far venire sete.
Abbiamo scelto in abbinamento un vino fresco, acido, che pulisca il palato. Ottime le Falanghina d'annata: Livino o 36 Casali. L'olio utilizzato per il nostro impasto è un extravergine di oliva biologico prodotto da Frantoio Romano.
